Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40758 del 13 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40758PEN

Massima

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Il giudice, nel disporre il ricovero di un condannato affetto da gravi patologie psichiatriche ai sensi dell'art. 148 c.p., deve preliminarmente accertare l'incompatibilità delle condizioni di salute del detenuto con il regime carcerario in atto, valutando la gravità della malattia e la necessità di un trattamento terapeutico non attuabile in carcere. Solo all'esito di tale valutazione, il giudice può individuare la struttura più idonea per l'esecuzione della misura, nel rispetto del principio di legalità e del diritto del condannato a un trattamento penitenziario conforme alle sue condizioni di salute. La modifica unilaterale e in peius del provvedimento già emesso, senza il rispetto delle garanzie procedurali, è illegittima, in quanto determina una sostanziale sostituzione della decisione originaria, anziché una mera correzione di errori materiali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi - Consigliere

Dott. MINCHELLA Anton - Rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 7281/2017 del Magistrato di Sorveglianza di Pescara in data 08/11/2017;
visti gli atti e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Minchella Antonio;
lette le conclusioni del Procuratore Generale, in persona della Dott.ssa Picardi Antonietta, che ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 08/11/2017 il Magistrato di Sorveglianza di Pescara disponeva il ricovero di…

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