Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2365 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:2365SENT

Massima

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La clausola risolutiva espressa contenuta in una convenzione che disciplina i rapporti patrimoniali connessi al provvedimento di concessione del diritto di superficie su un suolo pubblico, funzionale alla realizzazione di un'opera di interesse pubblico, opera legittimamente qualora il concessionario incorra in inadempimenti degli obblighi previsti, come il ritardo nell'inizio e/o nella conclusione dei lavori, ovvero il mancato ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell'opera, anche se tali inadempimenti siano dovuti a circostanze imprevedibili e non direttamente imputabili al concessionario. L'amministrazione concedente, in tali casi, può legittimamente dichiarare la decadenza dell'aggiudicazione e la risoluzione della convenzione, senza essere tenuta al pagamento di alcun indennizzo, in quanto il concessionario non riesce a provare che l'inadempimento o il ritardo siano stati determinati da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile. Inoltre, l'amministrazione concedente non perde la facoltà di avvalersi della clausola risolutiva espressa per il solo fatto di aver manifestato in precedenza il proprio disinteresse alla realizzazione dell'opera, in quanto tale elemento non incide sulla sussistenza dell'inadempimento contrattuale. Infine, la domanda risarcitoria proposta dal concessionario è infondata qualora l'amministrazione dimostri che l'attività inutilmente espletata dai propri uffici per la realizzazione dell'opera sarebbe stata comunque vana a causa del sopravvenuto disinteresse dell'amministrazione stessa, indipendentemente dal comportamento inadempiente del concessionario.

Sentenza completa

N. 02510/2013
REG.RIC.

N. 02365/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02510/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2510 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)) s.p.a. con socio unico, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio ex lege presso la Segreteria di questo T.A.R.;

contro

COMUNE di MILANO, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), domiciliato presso gli Uffici dell’Avvocatura comunale in Milano, Via della Guastalla, n. 6;

per l'annullamento

con il ricorso introduttivo:della determinazione dirigenziale del 3 ottobre 2013 n. PG…

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