Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8483 del 25 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:8483PEN

Massima

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Il giudice non può disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero per una diversa qualificazione giuridica del fatto, quando il fatto materiale contestato e quello emerso all'udienza preliminare siano assolutamente sovrapponibili, differenziandosi solo per la qualificazione giuridica. In tal caso, la scelta di rimettere gli atti al pubblico ministero integra un'ipotesi di indebita regressione del processo, costituendo un atto funzionalmente abnorme, suscettibile di ricorso per cassazione. Il giudice, infatti, non può imporre al pubblico ministero l'obbligo di formulare un'imputazione di competenza di un diverso giudice, essendo tenuto a decidere nel merito della questione sottoposta al suo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristi - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di SPOLETO;

nei confronti di:

1) AL. SI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 15/02/2008 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di SPOLETO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO MARIA CRISTINA;

lette le conclusioni del P.G. Fraticelli Mario che ha chiesto l'annullamento s.r. dell'ordinanza impugnata.

RILEVA

Con ordinanza in data 15/2/200…

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