Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17397 del 27 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17397PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato in concreto e in modo attuale, tenendo conto del tempo trascorso dalla commissione del fatto, dell'assenza di precedenti penali, della natura e modalità della condotta pregressa, nonché dell'eventuale percorso terapeutico intrapreso dall'indagato. Non è sufficiente il mero dato della commissione di un reato in passato per desumere automaticamente la sussistenza di un concreto e attuale pericolo di recidiva, essendo necessario un accertamento specifico e puntuale di elementi concreti che dimostrino l'attuale propensione dell'indagato a commettere nuovi reati della stessa specie. Inoltre, la scelta della misura cautelare deve essere adeguatamente motivata, privilegiando misure meno afflittive rispetto alla custodia cautelare in carcere, qualora siano idonee a soddisfare le esigenze cautelari, attraverso l'imposizione di specifici divieti e obblighi di condotta, nonché la possibilità di revocare la misura meno afflittiva in caso di violazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - rel. Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa il 30 aprile 2014 dal tribunale del riesame di Milano;

udita nella udienza in camera di consiglio del 17 febbraio 2015 la relazione fatta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza del 31 marzo 2014, il Gip del tribunale di Milano respinse la richiesta…

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