La concessione di un servizio pubblico accessorio ad un museo, come la gestione di un bar interno, è un rapporto di natura pubblicistica che rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, anche qualora il concessionario sia un soggetto privato e il rapporto sia stato rinnovato senza gara. Il concedente, in assenza di specifici vincoli contrattuali o normativi, gode di ampia discrezionalità nel decidere di non rinnovare la concessione alla scadenza, purché tale decisione sia adeguatamente motivata in ragione dell'interesse pubblico. L'azione di mero accertamento della scadenza della concessione è ammissibile quando vi sia una situazione di oggettiva incertezza circa la permanenza del rapporto, tale da giustificare l'interesse del concedente a ottenere una pronuncia giudiziale che accerti la cessazione del vincolo concessorio. In tali casi, il concessionario uscente non vanta alcun diritto al rinnovo della concessione, fermo restando il suo diritto a ottenere gli eventuali indennizzi previsti dalla legge o dal contratto.