Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22803 del 28 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:22803PEN

Massima

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Il ruolo di appartenente a un'associazione di tipo mafioso, con compiti esecutivi nella realizzazione degli scopi della associazione e nel controllo del territorio, può essere desunto da elementi indiziari quali il riconoscimento fotografico da parte di collaboratori di giustizia, le dichiarazioni di questi ultimi circa il ruolo di "storico elemento di spicco della criminalità organizzata" ricoperto dall'indagato, nonché le conversazioni intercettate che evidenziano il suo coinvolgimento in attività illecite e la sua partecipazione a riunioni della consorteria criminale. Tali elementi, se dotati di consistenza e logicità, possono integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione della misura cautelare, anche in assenza di una prova diretta della partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa. Inoltre, il perdurare dell'inserimento dell'indagato nella associazione può essere desunto dal suo elevato grado all'interno della stessa e dalla sua recente partecipazione a importanti incontri con gli altri affiliati, senza che sia necessario dimostrare un suo attuale coinvolgimento in specifiche attività criminose. Le condizioni di salute precarie dell'indagato, pur potendo incidere sulla concreta esecuzione della misura cautelare, non rientrano nell'ambito di valutazione del tribunale del riesame, il quale è privo di poteri istruttori e deve limitarsi a verificare la legittimità e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/01/2020 del Tribunale della liberta' di Catanzaro;
udita la relazione svolta dal Consigliere COSTANZO Angelo;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale LORI Perla;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ((omissis)), in difesa di (OMISSIS), che chiede l'annullamento dell'ordinanza.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 14-17/01/2020, il Tribunale di Catanzaro, rigettando la richiesta di…

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