Consiglio di Stato sentenza n. 469 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:469SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo rimane efficace anche a seguito della presentazione di una domanda di accertamento di conformità o di compatibilità paesaggistica, in quanto tali istanze incidono solo sulla possibilità di esecuzione della sanzione demolitoria e non sulla legittimità del provvedimento sanzionatorio. Pertanto, l'ordine di demolizione non può essere paralizzato dalla successiva presentazione di una domanda di sanatoria, in quanto la legge non prevede alcuna sospensione o inefficacia del provvedimento sanzionatorio per effetto della presentazione di tale istanza. Inoltre, gli interventi realizzati in epoca successiva alla domanda di condono edilizio, comportanti aumenti di superfici e volumi e trasformazioni dell'esistente con alterazione dello stato dei luoghi, costituiscono nuova costruzione che necessita di permesso di costruire e non possono essere ricondotti a mere pertinenze o opere di manutenzione. Pertanto, in presenza di un manufatto abusivo non sanato né condonato, gli interventi successivi, anche se riconducibili a categorie edilizie minori, ripetono le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale e non possono essere ammessi, con conseguente obbligo del Comune di ordinarne la demolizione. Infine, l'omessa emanazione dell'avviso di avvio del procedimento non determina l'annullabilità del provvedimento di demolizione, in quanto il Comune non avrebbe potuto adottare un provvedimento diverso dall'ordine di demolizione in presenza di abusi edilizi.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/01/2021

N. 00469/2021REG.PROV.COLL.

N. 08087/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8087 del 2011, proposto da
Gennaro Ambrosanio, Anna Crispino, rappresentato e difeso dagli avvocati Felice Laudadio e Ferdinando Scotto, con domicilio eletto presso lo studio Ferdinando Scotto in Roma, via Alessandro III, 6

contro

Comune di Anacapri, non costituito in giudizio

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Sesta) n. 1218/2011

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 15 dicembre 2020 il Cons. Paolo Giovanni Nicolò Lotti e d…

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