Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2227 del 2014

ECLI:IT:TARSA:2014:2227SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di condono edilizio successiva all'impugnazione di un'ordinanza di demolizione di opere abusive rende improcedibile il ricorso proposto avverso tale ordinanza, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato dalla suddetta istanza comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento (di accoglimento o di rigetto) che vale a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Ciò in quanto, in caso di diniego del richiesto accertamento di conformità, l'amministrazione comunale dovrebbe comunque emettere una nuova ordinanza di demolizione, con fissazione di nuovi termini per ottemperarvi. La presentazione dell'istanza di condono, pertanto, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile.

Sentenza completa

N. 02034/2004
REG.RIC.

N. 02227/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02034/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2034 del 2004, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Salerno, c.so G. Garibaldi n. 8, presso l’avv. Iorio;

contro

Comune di Scafati;

per l'annullamento

delle ordinanze n. 1490 del 14.4.2004, con le quali è stata disposta la demolizione delle opere abusive realizzate alla via Passanti n. 371 del Comune di Scafati, di tutti gli atti connessi e presupposti

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

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