Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19921 del 26 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:19921PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene di proprietà della persona offesa non integra la circostanza aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p., in quanto tale condotta non lede ulteriormente gli interessi della persona offesa, già titolare del bene danneggiato. Pertanto, il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. commesso in danno del proprietario del bene non può essere aggravato ai sensi dell'art. 625, comma 1, n. 7, c.p., in quanto la condotta non comporta un'ulteriore lesione degli interessi della persona offesa, già titolare del bene danneggiato. Ciò in quanto il danneggiamento di un bene di proprietà della persona offesa non determina un'ulteriore compromissione degli interessi di quest'ultima, essendo già titolare del bene oggetto della condotta delittuosa. La circostanza aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p. presuppone, infatti, che il danneggiamento colpisca un bene non appartenente alla persona offesa, così da determinare un'ulteriore lesione dei suoi interessi. Pertanto, in caso di danneggiamento di un bene di proprietà della persona offesa, non ricorre la suddetta circostanza aggravante, in quanto la condotta non comporta un'ulteriore compromissione degli interessi della persona già titolare del bene danneggiato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3315/2014 CORTE APPELLO di GENOVA, del 17/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/12/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Lori Perla, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
(OMISSIS) ricorre per C…

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