Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 2045 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:2045SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo che ordina la rimozione di interventi edilizi per cambio di destinazione d'uso senza il previo rilascio dei necessari titoli abilitativi deve essere annullato qualora risulti successivamente rimosso in via di autotutela dall'amministrazione procedente, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tali casi, le spese di giudizio devono essere integralmente compensate tra le parti, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse all'azione giurisdizionale a seguito dell'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato. Il principio di diritto che emerge è che l'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo sanzionatorio, intervenuto prima della decisione giurisdizionale, determina la cessazione della materia del contendere e comporta la compensazione integrale delle spese di giudizio, in assenza di soccombenza di una delle parti. Tale principio si fonda sulla considerazione che, venuto meno l'interesse all'azione per effetto dell'autotutela amministrativa, non sussistono più i presupposti per l'esercizio del potere giurisdizionale e per l'applicazione del criterio della soccombenza ai fini della regolazione delle spese. La massima valorizza il ruolo dell'autotutela amministrativa quale strumento di rimozione degli atti illegittimi, in un'ottica di economia processuale e di tutela dell'affidamento dei destinatari dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 10497/2010
REG.RIC.

N. 02045/2011 REG.PROV.COLL.

N. 10497/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 60 e 74 del Decreto legislativo n. 104/2010;
sul ricorso numero di registro generale 10497 del 2010, proposto da:
Società ((omissis)) S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo Studio Legale Lavitola in Roma, viale ((omissis)), 71;

contro

Il Comune di Roma, in persona del Sindaco
pro tempore
, costituito in giudizio, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura comunale in Roma, via Tempio di Giove, 21;
il Dirigente dell’Unità Organizzativa Tecnica del X…

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