La mancata o parziale trasmissione degli atti al tribunale del riesame, entro il termine perentorio di cui all'art. 309, comma 5, c.p.p., non determina automaticamente la perdita di efficacia della misura cautelare, essendo sufficiente che il tribunale possa comunque valutare gli atti trasmessi, anche se in modo incompleto, ai fini della conferma o dell'annullamento del provvedimento impugnato. Infatti, la decadenza della misura per violazione del termine di trasmissione degli atti si verifica solo in caso di totale omissione della trasmissione, mentre in caso di trasmissione parziale il tribunale ha il dovere di esaminare gli atti comunque pervenuti e, ove li ritenga insufficienti a giustificare l'adozione della misura, deve annullare l'ordinanza impugnata con conseguente liberazione dell'imputato. Pertanto, la giurisprudenza di legittimità ha chiarito che la perdita di efficacia della misura cautelare, ai sensi dell'art. 309, comma 10, c.p.p., consegue soltanto alla mancata trasmissione di "tutti gli atti" presentati al giudice con la richiesta di applicazione della misura, mentre in caso di trasmissione parziale, seppur per errore, il tribunale del riesame deve comunque valutare gli atti pervenuti, annullando l'ordinanza impugnata solo ove li ritenga insufficienti a giustificare l'adozione della misura.