Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12385 del 31 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12385PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si consuma nel momento in cui il soggetto entra a far parte dell'organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata, poiché, trattandosi di reato di pericolo presunto, per integrare l'offesa all'ordine pubblico è sufficiente la dichiarata adesione al sodalizio, con la c.d. "messa a disposizione", che è di per sé idonea a rafforzare il proposito criminoso degli altri associati e ad accrescere le potenzialità operative e la capacità di intimidazione e di infiltrazione del sodalizio nel tessuto sociale. Pertanto, ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 416-bis c.p., non è necessario che l'imputato abbia compiuto specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata dal sodalizio, essendo sufficiente la sua affiliazione all'organizzazione mafiosa e la messa a disposizione della stessa, in quanto tali elementi sono idonei a rafforzare il proposito criminoso degli altri associati e ad accrescere le potenzialità operative e la capacità di intimidazione del gruppo. Inoltre, il numero limitato di partecipanti all'associazione non esclude la configurabilità del reato, così come la mancanza di dati obiettivi sulla forza di intimidazione del sodalizio, atteso che il reato di cui all'art. 416-bis c.p. è un reato di pericolo presunto, per la cui integrazione è sufficiente l'adesione del soggetto all'organizzazione criminale e la sua messa a disposizione della stessa. Infine, le esigenze cautelari possono essere adeguatamente soddisfatte dalla misura della custodia cautelare in carcere, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione mafiosa e di concreti e attuali elementi di pericolosità sociale dell'imputato, desumibili dalla sua condotta e dai suoi collegamenti con l'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Danie - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 17/07/2020 dal Tribunale della Liberta' di Torino;
visti gli atti, l'ordinanza ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. AGOSTINACCHIO Luigi;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VIOLA Alfredo Pompeo, che ha concluso chiedendo per (OMISSIS) l'annullamento con rinvio limitatamente al capo 1 ed il rigetto nel re…

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