Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10974 del 14 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10974PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando la condotta molesta e reiterata dell'agente, anche se non abituale, cagiona nella vittima un grave e perdurante stato di ansia e di paura, con conseguente mutamento delle sue abitudini di vita, indipendentemente dalla sussistenza di un precedente rapporto affettivo tra le parti. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla rappresentazione, da parte dell'agente, dell'evento dannoso derivante dalle sue condotte, anche se il suo intento fosse solo quello di dimostrare il proprio affetto perdurante. Le dichiarazioni della persona offesa, debitamente valutate nella loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, possono da sole fondare l'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri probatori. La mancata assunzione di prove richieste dalla difesa non costituisce motivo di impugnazione per cassazione, se il giudice di merito ha ritenuto tali prove non decisive ai fini della decisione. Infine, il reato di atti persecutori assorbe quello di molestie, non essendo configurabile un concorso formale di reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. Scarl INI E.V.S. - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/02/2022 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MASTROBERARDINO PAOLA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 4 febbraio 2022, la Corte di appello di Salerno confermava la sent…

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