Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5535 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:5535SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di una concessione amministrativa di un bene pubblico, adottato dall'amministrazione competente per gravi inadempienze del concessionario agli obblighi assunti, rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, indipendentemente dalle motivazioni poste a fondamento della revoca stessa. L'amministrazione, prima di procedere alla revoca, deve garantire il contraddittorio con il concessionario, valutare adeguatamente gli interessi pubblici e privati coinvolti e motivare in modo congruo il provvedimento, tenendo conto delle risultanze istruttorie. La revoca è legittima qualora il concessionario abbia gravemente e reiteratamente violato gli obblighi di manutenzione ordinaria e custodia del bene pubblico affidatogli, senza che possano essere addotte a giustificazione esclusivamente le condotte vandaliche di terzi. L'ordinanza di demolizione delle opere realizzate dal concessionario, adottata a seguito della revoca della concessione, rientra nelle competenze del dirigente comunale e non richiede l'intervento del Consiglio comunale. La revoca dell'autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande, rilasciata al concessionario nell'ambito della concessione, è legittima qualora il titolare abbia sospeso l'attività per oltre un anno senza riavviarla, in applicazione della normativa regolamentare comunale.

Sentenza completa

N. 10623/2005
REG.RIC.

N. 05535/2011 REG.PROV.COLL.

N. 10623/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10623 del 2005, proposto da:
società L'Intrepida Societa' Cooperativa a.r.l., in persona del legale rapp.te p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Emilio Ricci, con domicilio eletto presso lo studio dello stesso, in Roma, via Premuda n. 18;

contro

Comune di Amaseno, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Felice Maria Spirito, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Valeri Giovanni Spirito, in Roma, via Pasubio n. 2;

per l'annullamento

a) quanto al ricorso introduttivo:

- della deliberazione del Consiglio comunale del Comune …

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