Cassazione penale Sez. V sentenza n. 50948 del 17 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:50948PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando l'agente pone in essere una pluralità di condotte, quali minacce, ingiurie, pedinamenti e molestie in genere, che determinano un grave e perdurante stato di ansia e di paura nella vittima, tale da alterare le sue abitudini di vita e da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o di un prossimo congiunto. Tali condotte, anche se singolarmente considerate potrebbero integrare fattispecie di reato meno gravi come la minaccia, nel loro insieme realizzano un evento di danno, che si distingue dal mero pericolo proprio dei reati di minaccia. La procedibilità del reato di atti persecutori è assicurata dalla querela della persona offesa, senza che sia necessaria l'adozione di un provvedimento di ammonimento da parte del Questore. Ai fini della valutazione della responsabilità penale, le dichiarazioni della persona offesa possono essere poste a fondamento dell'affermazione di colpevolezza, previa verifica della loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, senza che sia necessario il riscontro con ulteriori elementi probatori, salvo che per le ipotesi previste dall'art. 192, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/12/2018 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE RICCARDI;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore della parte civile, Avv. (OMISSIS)…

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