Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34920 del 23 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34920PEN

Massima

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Il delitto di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, in ragione delle sue peculiari connotazioni normative e delle sue caratteristiche empirico-sociologiche, è caratterizzato da una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, che può essere superata solo in presenza di elementi idonei a dimostrare l'avvenuta rescissione del legame dell'indagato con il sodalizio criminale o il suo definitivo scioglimento. Pertanto, una volta accertata la gravità indiziaria della partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa, il giudice non è tenuto a motivare specificamente sull'attualità e concretezza del pericolo di reiterazione del reato, essendo tali requisiti immanenti alla verifica della ragionevole probabilità di colpevolezza per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari opera anche in presenza di un considerevole lasso di tempo trascorso dalla commissione del fatto, salvo che l'indagato non alleghi e dimostri elementi idonei a superare tale presunzione, quali la definitiva rescissione del legame con l'associazione mafiosa o il suo definitivo scioglimento. Inoltre, nei reati permanenti come quello di partecipazione ad associazione mafiosa, il "tempo silente" trascorso senza la commissione di ulteriori reati è irrilevante ai fini della valutazione dell'attualità del pericolo di reiterazione, essendo sufficiente che l'indagato risulti ancora parte integrante del sodalizio criminale al momento dell'emissione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/06/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FIORDALISI DOMENICO;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott.ssa DE MASELLIS MARIELLA;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di CROTONE che conclude per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
E' presente l'avvocat…

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