Non e` manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 3 e 24 cost., la questione di legittimita` costituzionale dell'art. 395, prima parte e n. 4 c. p.c., in quanto non prevedendosi in tale disposizione, pur dopo la parziale declaratoria di illegittimita` fattane dalla corte costituzionale con la sentenza n. 17 del 1986, la revocazione delle sentenze di cassazione viziate da errore di fatto e rese su ricorsi non basati sul numero 4 dell'artt. 360 c. p.c., si determina una compressione del diritto di difesa della parte, non giustificata dalla funzione di nomofilachia, propria della corte di cassazione, ne` dal principio del giudicato - trattandosi non gia` di porre nuovamente in discussione il ragionamento del giudice, ma soltanto di sopprimere un presupposto di fatto, sicuramente falso, inserito in quel ragionamento, oltre che disparita` di trattamento fra l'ipotesi considerata e quelle nella quale e` invece consentita la revocazione di dette sentenze o di quelle rese dal giudice di merito, nonostante la sostanziale assimilabilita` dell'una all'altra.