Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la controversia relativa alla decurtazione di somme dall'ammontare fatturabile per la gestione del servizio di trasporto pubblico locale, afferma che la giurisdizione sulla questione spetta al giudice ordinario e non al giudice amministrativo. Ciò in quanto la fattispecie concerne l'interpretazione e l'esecuzione di clausole contrattuali inerenti la determinazione di valori economici, senza l'esercizio di poteri autoritativi da parte dell'amministrazione. Pertanto, trattandosi di atti di verifica contabile, di liquidazione e pagamento di fatture, privi di carattere autoritativo e discrezionale, la controversia rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, ai sensi degli artt. 7 c.p.a. e 133, lett. c), c.p.a., secondo i principi già affermati dalla giurisprudenza di tale Tribunale Amministrativo Regionale. Ne consegue che il ricorso proposto avverso l'atto di decurtazione deve essere dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della complessità delle questioni introdotte.