Il giudicato amministrativo, una volta formatosi, impone all'amministrazione pubblica l'obbligo di dare integrale esecuzione alla sentenza, senza possibilità di ulteriori contestazioni o ritardi. Decorso inutilmente il termine di 120 giorni dalla notifica del titolo esecutivo, il creditore può chiedere l'ottemperanza del giudicato, con conseguente nomina di un commissario ad acta che, in sostituzione dell'amministrazione inadempiente, provveda al pagamento delle somme dovute. La specialità della disciplina contenuta nella legge n. 89/2001 ("legge Pinto") esclude l'applicazione degli adempimenti previsti in via generale dall'art. 14 del d.l. n. 669/1996, essendo sufficienti gli adempimenti di cui all'art. 5-sexies della citata legge n. 89/2001 per consentire l'esecuzione forzata del giudicato nei confronti della pubblica amministrazione. Il giudice amministrativo, accertata l'inadempienza dell'amministrazione, è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie per assicurare l'esecuzione del giudicato, condannando l'amministrazione al pagamento delle somme dovute e, in caso di ulteriore inerzia, nominando un commissario ad acta per provvedere in sostituzione.