Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17856 del 4 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:17856PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che accetta denaro o altre utilità in relazione all'esercizio delle proprie funzioni, anche se non riferite a uno specifico atto, integra il reato di corruzione per l'esercizio della funzione di cui all'art. 318 c.p. Ciò in quanto la fattispecie prescinde dall'individuazione dello specifico atto "venduto" in ragione della dazione o della promessa posta in essere dal privato, essendo sufficiente che si accerti un nesso causale tra l'indebita dazione e le funzioni o il servizio svolto. Pertanto, il fatto che il pubblico ufficiale non fosse specificamente destinato alle ispezioni e verifiche fiscali nei confronti del privato corruttore è irrilevante, essendo sufficiente che l'attività oggetto del mercimonio rientri nella competenza dell'ufficio al quale appartiene l'imputato. Inoltre, il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, pur ammettendo l'accettazione di regali o altre utilità di modico valore, richiede che si tratti di doni "d'uso", escludendo quelli finalizzati a incidere sul corretto svolgimento dell'attività di ufficio del pubblico funzionario, in quanto evidentemente connotati da un illecito fondamento sinallagmatico. Infine, il contrasto di giudicati rilevante ai fini della revisione di una sentenza definitiva non ricorre nell'ipotesi in cui lo stesso verta sulla mera valutazione giuridica dello stesso fatto operata da giudici diversi, non essendovi in tal caso una oggettiva incompatibilità tra i fatti storici stabiliti a fondamento delle diverse sentenze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - rel. Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/11/2020 emessa dalla Corte di appello di Torino;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere D'ARCANGELO Fabrizio;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale DALL'OLIO Marco, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente ai capi 1) e 2) e per l'annullamento senza rinvio per quanto al capo 4);
ud…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.