Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12217 del 15 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12217PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione mafiosa si configura quando il soggetto, pur senza aver commesso reati fine, si rende stabilmente disponibile ad eseguire gli ordini e le direttive impartite dal capo del sodalizio criminale, dimostrando così la sua piena adesione al programma e agli scopi dell'organizzazione, a prescindere dall'effettiva realizzazione degli atti intimidatori o delittuosi commissionati. Ciò in quanto il contributo del partecipe, anche se limitato ad un singolo episodio, è idoneo a rafforzare la struttura e la capacità operativa dell'associazione, essendo espressione della sua condivisione del vincolo associativo e della sua subordinazione alle direttive del vertice. La mancata esecuzione degli atti intimidatori o la mancata contestazione di reati fine non esclude la configurabilità della partecipazione, in quanto ciò che rileva è la disponibilità manifestata dal soggetto ad assolvere gli incarichi affidatigli dal capo dell'organizzazione mafiosa, a prescindere dalle concrete modalità di realizzazione. Inoltre, la presunzione di adeguatezza e di proporzionalità della misura cautelare detentiva, prevista per i reati associativi di cui all'art. 416-bis c.p., non è superata dalla mera mancata attuazione dei propositi criminosi, in assenza di elementi che dimostrino il recesso individuale del soggetto dal vincolo associativo e la cessazione della sua pericolosità sociale, atteso il carattere tendenzialmente stabile e duraturo del sodalizio mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia An - rel. Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/11/2019 del Tribunale del Riesame di Catanzaro;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Giordano Emilia Anna;
sentite le conclusioni del Procuratore generale Dr. Lori Perla che conclude per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;
udito il difensore del ricorrente, avvocato (OMISSIS) che insiste nell'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) impugna l'ordinanza con l…

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