Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25553 del 4 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:25553PEN

Massima

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Il ritardo nella comunicazione delle conclusioni del pubblico ministero al difensore dell'imputato nel giudizio d'appello celebrato con le forme del contraddittorio scritto, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, art. 23-bis, comma 2, non integra di per sé una violazione del diritto di difesa, essendo necessario che l'imputato dimostri il concreto pregiudizio derivatone alle sue ragioni, come l'impedimento all'accesso agli uffici della Procura Generale per la formulazione di una proposta di concordato ex art. 599-bis c.p.p. Ciò in quanto, in assenza di una specifica sanzione processuale per tale ipotesi, il carattere tassativo delle nullità impone di verificare il pregiudizio effettivo subito dalla difesa, non essendo sufficiente il mero ritardo nella comunicazione. Inoltre, la mera ritardata trasmissione delle conclusioni del pubblico ministero non può essere equiparata alla mancata comunicazione, come invece richiesto dalla giurisprudenza di legittimità per l'integrazione di una nullità generale a regime intermedio ai sensi dell'art. 178, comma 1, lett. c) c.p.p. Pertanto, il ritardo nella comunicazione delle conclusioni del pubblico ministero non determina di per sé la violazione del diritto di difesa dell'imputato, essendo necessario che questi dimostri il concreto pregiudizio subito, non essendo sufficiente il mero ritardo nella trasmissione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1567/21 della Corte di appello di Genova del 04/06/2021;
letti gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;
udita la relazione del consigliere ((omissis));
letta la requisitoria scritta del pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa DE MASELLIS Mariella, che ha concluso per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Genova ha ribadito la condanna di (OMISSIS) in ordine…

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