Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42222 del 15 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:42222PEN

Massima

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In presenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, vige una presunzione relativa di pericolosità sociale dell'imputato, per cui il giudice non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la sussistenza dei "pericula libertatis", ma deve solo verificare l'inesistenza di elementi idonei a superare tale presunzione. Ove questa non sia superata, trova applicazione la presunzione assoluta di adeguatezza della sola misura cautelare della custodia in carcere, senza possibilità di applicare misure meno afflittive come gli arresti domiciliari, anche con l'uso del braccialetto elettronico. Ciò vale anche per i soggetti che abbiano ricoperto cariche istituzionali o pubbliche, in quanto la cessazione da tali incarichi non è di per sé sufficiente a vincere la presunzione di pericolosità, dovendo il giudice valutare la concreta capacità relazionale dell'imputato e il rischio di ripresa dei rapporti con l'associazione criminale. La valutazione prognostica sfavorevole prevista dall'art. 275 c.p.p., comma 3, non è superata dal mero dato temporale del tempo trascorso dalla commissione del fatto, in ragione della prevalenza della presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 364/2016 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 31/05/2016;
udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO Aldo;
udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. ANGELILLIS Ciro, che chiedeva l'annullamento dell'ordinanza impugnata con rinvio per nuovo esame al Tribunale di Catanzaro.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 31/05/2016 il Tribunale di Catanzaro, in funzione di giudice del riesame, …

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