Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare l'ordinanza sindacale che imponeva il mantenimento del libero transito veicolare e pedonale su una porzione di terreno di proprietà privata, ha affermato il seguente principio di diritto: Il sindaco può adottare ordinanze contingibili e urgenti ai sensi degli artt. 50 e 54 del D.Lgs. n. 267/2000 solo per fronteggiare situazioni di carattere eccezionale, che non possono essere risolte con i provvedimenti ordinari. Tali ordinanze non possono essere utilizzate per far fronte a esigenze di tutela di beni pubblici, ma solo per la tutela dell'integrità fisica della popolazione o per prevenire e contrastare l'insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità che mettano in grave pericolo la sicurezza urbana. Pertanto, in assenza di un'effettiva situazione di urgenza e di grave pericolo per la pubblica incolumità, il sindaco non può adottare ordinanze contingibili e urgenti per mantenere il libero transito su un'area di proprietà privata, dovendo invece avvalersi dei poteri ordinari di autotutela possessoria "iuris publici" di cui all'art. 378 della legge n. 2248 del 1865 all. F, che gli consentono di rimuovere gli ostacoli al libero transito senza ulteriore motivazione, quando sussista una situazione di fatto di oggettivo pregiudizio del pubblico passaggio.