Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36016 del 4 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36016PEN

Massima

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Il coinvolgimento attivo di un soggetto nelle logiche associative e nelle rendite criminali di un sodalizio mafioso, anche in veste di intermediario tra gli estorsori e l'estorto, integra gravi indizi di colpevolezza per i reati di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata, giustificando l'applicazione di una misura cautelare personale, in quanto il suo ruolo di referente di un noto capo cosca e la sua partecipazione diretta e paritaria alle attività illecite del gruppo criminale, emerse dalle intercettazioni ambientali e dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, dimostrano la sua piena intranea al sodalizio e la sua consapevole adesione alle regole e alle dinamiche criminali dello stesso, nonostante l'assenza di suoi riferimenti diretti nelle conversazioni intercettate di altri membri del gruppo. Inoltre, l'elevato spessore indiziario della conversazione captata nell'ambito di un'indagine riguardante un contesto mafioso di accertata vitalità, in cui il soggetto assume un ruolo di intermediario tra gli estorsori e l'estorto, consente di ritenere provata la sua partecipazione attiva alle logiche associative e alle relative rendite criminali, anche laddove non emerga un suo diretto coinvolgimento nelle specifiche condotte estorsive contestate. In tale contesto, la motivazione del provvedimento cautelare che dia adeguatamente conto della gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, in relazione ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento dei risultati probatori, risulta congrua e immune da vizi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. DO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 865/2010 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 26/08/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

sentite le conclusioni del P.G. Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza 26/8/10 il Tribunale di Reggio Calabria rigettava la richiesta di riesame…

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