La convenzione urbanistica, anche dopo la scadenza del termine decennale previsto per l'ultimazione delle opere di urbanizzazione, continua a produrre effetti vincolanti per le parti, in quanto il termine decennale attiene agli aspetti della pianificazione urbanistica e non agli obblighi contrattuali che discendono dalla convenzione stessa. Pertanto, la scadenza del termine non fa venir meno le obbligazioni assunte dalle parti, le quali rimangono efficaci e suscettibili di esecuzione, anche mediante azioni contrattuali come l'azione di adempimento o l'esecuzione in forma specifica ex art. 2932 c.c. Inoltre, la mancata realizzazione delle opere private da parte dei lottizzanti non incide sulla causa della convenzione, la quale continua a sussistere in ragione del programma negoziale complessivamente considerato, orientato al perseguimento di finalità di interesse pubblico. Conseguentemente, il Comune può legittimamente pretendere l'adempimento degli obblighi convenzionali, anche attraverso l'escussione delle garanzie prestate, senza che ciò possa essere impedito dalla mera scadenza del termine decennale o dalla mancata attuazione del programma edilizio da parte dei privati lottizzanti.