Corte d'appello civile Roma sentenza n. 193 del 26 gennaio 2023

Massima

Generata da Simpliciter
In materia di indebito assistenziale, la regola generale è che l'indebito è ripetibile solo a decorrere dal provvedimento che accerta il venir meno dei requisiti di legge per la prestazione, salvo i casi in cui il percipiente versi in dolo o vi sia radicale incompatibilità tra il beneficio e le esigenze assistenziali. La mera omissione di comunicazione di dati reddituali già conosciuti o conoscibili dall'istituto previdenziale non integra una situazione di dolo tale da rendere integralmente ripetibile l'indebito, dovendo invece essere tutelato l'affidamento del percipiente sulla legittimità della prestazione fino al provvedimento di accertamento dell'indebito. Pertanto, in assenza di un provvedimento che abbia accertato il venir meno dei requisiti reddituali per la prestazione assistenziale, i ratei erogati in epoca anteriore alla comunicazione dell'indebito non sono ripetibili, in quanto il loro pagamento ha generato un legittimo affidamento del percipiente sulla correttezza dell'erogazione, in linea con il principio di settore che esclude la ripetizione dell'indebito assistenziale in presenza di situazioni idonee a ingenerare tale affidamento e di non addebitabilità dell'erogazione indebita al percipiente. Tale principio, radicato nella giurisprudenza di legittimità e costituzionale, trova fondamento nell'art. 38 Cost. e mira a tutelare le esigenze essenziali di vita della parte più debole del rapporto obbligatorio, evitando che l'indiscriminata ripetizione di prestazioni già consumate in correlazione con la loro destinazione alimentare contraddica tale finalità costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE D'APPELLO DI ROMA
SEZIONE LAVORO E PREVIDENZA
composto dai Sigg. Magistrati:
dott.ssa Vittoria Di Sario - Presidente
dott. Vincenzo Selmi - Consigliere rel.
dott. Vito Riccardo Cervelli - Consigliere
all'esito dell'udienza del 19.1.2023 ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile in grado di appello iscritta al n. 2706 del Ruolo Generale Affari Contenziosi dell'anno 2021 vertente
TRA
T.L., rappresentata e difesa, giusta procura in atti, dall'avvocato Fe.Lu. ed elettivamente domiciliata presso il suo studio sito in Roma, piazza (...)
-APPELLANTE -
E
I.N.P.S., in persona del suo legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso, in virtù di procura generale, dall'avvocato Es.Sc. ed elettivamente domiciliato presso la sede dell'istituto in Roma, via (...)
-APPELLATO-
OGGETTO: appello avverso la sentenza del Tribunale di Roma …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.