Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8283 del 29 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8283PEN

Massima

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L'utilizzo di un documento falso, come un permesso di guida, integra il reato di falsità ideologica, anche qualora la fotografia apposta sul documento sia quella dell'imputato. L'elemento psicologico del reato, ovvero la consapevolezza della falsità del documento, può essere desunto dalla semplice apposizione della fotografia dell'imputato sul documento stesso, senza che sia necessario indicare letture alternative della circostanza rispetto a quella accusatoria. Il giudice di legittimità non può riesaminare il tema della sussistenza dell'elemento psicologico del reato qualora questo non sia stato proposto nei motivi di appello, essendo precluso l'esame di tale questione in sede di ricorso per cassazione. La condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende è commisurata all'entità della vicenda processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA C. - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/03/2015 della Corte d'Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Monza del 18/02/2011, …

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