Consiglio di Stato sentenza n. 7475 del 2003

ECLI:IT:CDS:2003:7475SENT

Massima

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Il diniego di un'autorizzazione amministrativa, legittimamente adottato dall'autorità competente nell'esercizio dei propri poteri discrezionali, può essere annullato dal giudice amministrativo solo qualora risulti viziato da eccesso di potere, difetto di motivazione o violazione di legge. Tuttavia, il successivo rilascio dell'autorizzazione richiesta, intervenuto nel corso del giudizio, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese processuali tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'annullamento di un provvedimento amministrativo di diniego è consentito solo in presenza di specifici vizi di legittimità, mentre il sopravvenuto rilascio dell'autorizzazione rende priva di oggetto la controversia, imponendo la declaratoria di cessazione della materia del contendere. La massima giuridica può essere così formulata: Il diniego di un'autorizzazione amministrativa, legittimamente adottato nell'esercizio dei poteri discrezionali dell'autorità competente, può essere annullato dal giudice amministrativo solo in presenza di vizi di eccesso di potere, difetto di motivazione o violazione di legge. Tuttavia, il successivo rilascio dell'autorizzazione richiesta, intervenuto nel corso del giudizio, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese processuali tra le parti. Il principio di diritto è che l'annullamento di un provvedimento amministrativo di diniego è consentito solo in presenza di specifici vizi di legittimità, mentre il sopravvenuto rilascio dell'autorizzazione rende priva di oggetto la controversia, imponendo la declaratoria di cessazione della materia del contendere. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta l'amministrazione, nell'esercizio dei propri poteri discrezionali, adotti un provvedimento di diniego di un'autorizzazione, salvo che tale provvedimento non risulti viziato da eccesso di potere, difetto di motivazione o violazione di legge, e successivamente intervenga il rilascio dell'autorizzazione richiesta, determinando la cessazione della materia del contendere con conseguente compensazione delle spese processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
N.7475/03
Reg.Dec.
N.  9299 Reg.Ric.
ANNO   1998
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 9299 del 1998, proposto dall'Ente parco regionale dei Colli Euganei, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), ed domiciliato in Roma, alla via F. Confalonieri n. 5, presso lo studio dell'avvocato ((omissis));
contro
la s.a.s. ((omissis)) di ((omissis)) & C. (appellante incidentale), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), ed elettivamente domiciliato in Roma, alla via della Camilluccia, angolo piazza Giuochi Delfici 785, presso lo studio dell'avvocato ((omissis));
per la riforma
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, Sez. II, 13 lugli…

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