Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9025 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:9025SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della competenza attribuitagli dalla legge regionale per il controllo e la revoca dell'attività agrituristica, è tenuto a motivare adeguatamente il provvedimento di divieto di prosecuzione dell'attività, conformandosi alle risultanze istruttorie acquisite dalla Regione competente per l'iscrizione nell'elenco dei soggetti abilitati. Il Comune non può disporre la cessazione dell'intera attività agrituristica, ivi compresa quella di alloggio e ospitalità, qualora l'istruttoria regionale abbia escluso la sola attività di somministrazione di pasti e bevande per il mancato rispetto dei requisiti di legge, senza adeguata motivazione in ordine alla perdita dei requisiti anche per l'attività di alloggio.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/08/2020

N. 09025/2020 REG.PROV.COLL.

N. 10189/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10189 del 2018, proposto da
AZIENDA AGRICOLA ((omissis)) S.R.L., in persona del legale rappresentante p.t., elettivamente domiciliata in Roma, via Teulada n. 38 A presso lo studio degli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) che, unitamente all’avv. ((omissis)), la rappresentano e difendono nel presente giudizio

contro

COMUNE DI TOLFA, in persona del Sindaco p.t., domiciliato ex lege in Roma, presso la Segreteria del TAR e rappresentato e difeso nel presente giudizio dall’avv. ((omissis)) del foro di Civitavecchia

nei confronti

REGIONE LAZIO, in persona del Presidente p.t., elettivamente domici…

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