Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20494 del 8 maggio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:20494PEN

Massima

Massima ufficiale
In caso di decadenza della misura per superamento dei termini di cui all'art. 309, comma decimo, cod. proc. pen., la reiterazione della misura, ancorché adottata prima ancora che sia stato posto in esecuzione il provvedimento di liberazione conseguente alla perdita di efficacia della precedente ordinanza, deve ritenersi legittima, poiché la regola della preclusione processuale, in forza del principio del ne bis in idem, opera solo quando il provvedimento sia stato annullato in conseguenza di un riesame nel merito e non quando la inefficacia della misura è conseguenza di vizi puramente formali, salva l'ipotesi di cui all'art. 302, comma primo, cod. proc. pen., che prevede la possibilità di disporre una nuova misura "previo interrogatorio", da intendersi effettuato in stato di libertà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA PENALE
Composta dai Signori:
((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) F. Mannino - ((omissis)) - ((omissis)) - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da
Mo. Ka., n. in Ma. il (...)
avverso la ordinanza in data 23 maggio 2002 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova
Visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;
Udita la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));
Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio.
FATTO
Con ordinanza in data 23 maggio 2002, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova, applicava a Mo. Ka. la misura della custodia cautelare in carcere in ordine ai reati di cui agli artt. 110, 112 n. 1 c. p. e 73 d.P.R. n. 309 del 1990 per avere in concor…

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