Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31663 del 13 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:31663PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dolo del delitto di tentato omicidio deve essere desunto attraverso un processo logico inferenziale analogo a quello utilizzato nel procedimento indiziario, basato su fatti esterni oggettivi aventi un sicuro valore sintomatico che, con l'ausilio di appropriate massime di esperienza, consentano di inferire la sussistenza dell'animus necandi. La mera potenziale idoneità dell'azione a determinare la morte della vittima non è sufficiente a integrare il dolo del tentato omicidio, essendo necessario che la motivazione del provvedimento cautelare individui in modo chiaro ed inequivoco elementi probatori idonei a dimostrare che la particolare sequenza fattuale, sino alla clamorosa assenza di una reiterazione di una condotta lesiva, non sia frutto di una precisa scelta dello stesso indagato, ma derivi da altri elementi probatori. Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 416-bis.1 c.p., è necessario che l'azione incriminata, posta in essere evocando la contiguità ad una associazione mafiosa, sia funzionale a creare nella vittima una condizione di assoggettamento ovvero di intimidazione, come riflesso del prospettato pericolo di trovarsi a fronteggiare le istanze prevaricatrici di un gruppo criminale mafioso, piuttosto che di un criminale comune. La mera vicinanza dell'indagato alla criminalità organizzata e l'atteggiamento omertoso dei testi e della persona offesa non sono sufficienti a integrare tale aggravante, essendo necessario che la motivazione del provvedimento cautelare espliciti le ragioni per cui tale atteggiamento discende dall'asserito metodo dell'azione e ne individui le concrete modalità attuative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/03/2021 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROCCHI GIACOMO;
sentite le conclusioni del PG Dr. BIRRITTERI LUIGI, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
L'avvocato (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso. L'avvocato (OMISSIS) si associa alle conclusioni del codifensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Roma riget…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.