Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 7391 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:7391SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in difformità dal permesso di costruire, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive non necessita di una particolare motivazione, essendo sufficiente che il provvedimento descriva le opere contestate e le norme violate che giustificano l'applicazione della sanzione prevista dalla legge per il tipo di intervento abusivo. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento non comporta l'illegittimità dell'ordinanza, in quanto trattasi di attività vincolata. 2. L'inerzia dell'amministrazione nell'esercitare il potere/dovere di repressione degli abusi edilizi, anche a distanza di tempo, non fa divenire legittimo ciò che è sin dall'origine illegittimo, né può radicare un legittimo affidamento in capo al proprietario dell'abuso, essendo l'abuso edilizio un illecito permanente che cessa solo con la rimozione delle opere realizzate in assenza di titolo o in sua difformità. 3. La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis, d.p.r. 380/2001, introdotta dal c.d. "Decreto Sblocca Italia", ha natura ripristinatoria, finalizzata a tenere indenne il Comune dalle spese di demolizione delle opere abusive, e pertanto non è soggetta a riduzione ai sensi dell'art. 16 della legge n. 689/1981. L'amministrazione è tenuta a irrogarla in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, senza necessità di instaurare il contraddittorio procedimentale con il destinatario.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/11/2021

N. 07391/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00861/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 861 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Alfonso Di Caprio, rappresentato e difeso dagli avvocati Eduardo Romano e Alessandro Romano, con domicilio eletto presso lo studio Carlo Iaccarino in Napoli, via S. Pasquale a Chiaia 55 e con recapito digitale come da PEC da Registri di giustizia;

contro

Comune di Trentola Ducenta, in persona del Sindaco, legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Federico Bergamo, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, piazza Matteotti n. 7 e con recapito digitale come da PEC da Registri di giustizia;

per l…

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