Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32357 del 10 agosto 2009

ECLI:IT:CASS:2009:32357PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere provata anche attraverso il coinvolgimento degli imputati in attività criminose strumentali agli interessi del sodalizio, come il traffico di sostanze stupefacenti, anche se tali condotte sono state poste in essere per un periodo limitato di tempo e con modalità che potrebbero apparire "sotto banco" rispetto all'organizzazione criminale. Ciò in quanto l'attività di spaccio di droga, anche se non direttamente finalizzata all'arricchimento del clan, si inserisce comunque nelle strategie e negli interessi dell'associazione mafiosa, specie quando essa avviene in un contesto di ricomposizione di contrasti interni alla stessa, volti a ripristinare l'unità e il controllo del territorio. Pertanto, la prova della partecipazione all'associazione di tipo mafioso non deve necessariamente fondarsi su dichiarazioni di collaboratori di giustizia che attestino in modo esplicito l'inserimento dell'imputato nell'organizzazione, essendo sufficiente che emerga il suo coinvolgimento in attività criminose strumentali agli interessi del sodalizio, anche se svolte in modo non palese. Inoltre, la sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152/1991 (favoreggiamento di un'associazione di tipo mafioso) può essere riconosciuta anche quando il traffico di stupefacenti, pur non essendo direttamente finalizzato all'arricchimento del clan, si inserisce comunque nel contesto di attività criminose riconducibili all'organizzazione mafiosa e funzionali ai suoi interessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Gi. Gi. , n. a (OMESSO);

2) G. G. , n. a (OMESSO);

3) Gi. Lu. , n. a (OMESSO);

4) Ri. Eu. , n. a (OMESSO);

5) Va. Vi. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 3 aprile 2007 della Corte di appello di Napoli;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e i ricorsi;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministe…

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