Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10618 del 24 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:10618PEN

Massima

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Il reato di peculato non sussiste quando il pubblico ufficiale, pur avendo anticipato somme di denaro pubblico per adempiere agli obblighi contrattuali assunti dall'ente di appartenenza, non si sia appropriato di tali somme, ma si sia attivato per il recupero di quanto dovuto dai soggetti obbligati al pagamento, in assenza di condotte distrattive orientate ad agevolare l'altrui illecito profitto. In tali ipotesi, eventuali condotte abusive nell'utilizzo di denaro pubblico per finalità diverse da quelle previste, pur essendo funzionali alla realizzazione di interessi pubblici obiettivamente esistenti, possono integrare il reato di abuso d'ufficio, qualora l'atto di destinazione avvenga in violazione delle regole contabili, mentre integrano il più grave reato di peculato solo quando l'atto di destinazione sia compiuto in difetto di qualunque motivazione o documentazione, ovvero in presenza di una motivazione di mera copertura formale, per finalità esclusivamente private ed estranee a quelle istituzionali. Pertanto, il pubblico ufficiale non può essere ritenuto responsabile del reato di peculato quando, pur avendo anticipato somme di denaro pubblico per adempiere agli obblighi contrattuali assunti dall'ente di appartenenza, si sia prontamente attivato per il recupero di quanto dovuto dai soggetti obbligati al pagamento, in assenza di condotte distrattive orientate ad agevolare l'altrui illecito profitto, essendo eventualmente configurabile, in tali ipotesi, il reato di abuso d'ufficio qualora l'atto di destinazione del denaro pubblico avvenga in violazione delle regole contabili, pur essendo funzionale alla realizzazione di interessi pubblici obiettivamente esistenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. DI GENONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/01/2020 della Corte di appello di Messina;
visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dall'((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata con riferimento ad entrambi gli imputati per quel che att…

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