Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22400 del 7 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:22400PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di estorsione pluriaggravata può essere fondata sulle dichiarazioni dibattimentali della parte offesa, anche in assenza di una piena conferma da parte dei testimoni, purché la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito sia adeguatamente motivata e immune da vizi logici. Il giudice di merito può legittimamente negare il riconoscimento di circostanze attenuanti speciali, come la collaborazione processuale, qualora ritenga che il contributo informativo offerto dall'imputato sia carente o incompleto in relazione allo specifico reato oggetto di giudizio. Inoltre, la determinazione della pena, entro i limiti edittali, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. LU. BO. Gi. , nato il (OMESSO);

2) PE. Pa. , nato il (OMESSO);

3) PE. Lu. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza 7/12/2006 della Corte di appello di Napoli;

Esaminati la sentenza impugnata, i ricorsi e gli atti trasmessi;

Uditi nella pubblica udienza:

il Consigliere Relatore, Dott. Massimo VECCHIO;

il Pubblico Ministero, in persona del Dott. SORRENTINO Federico, Sostituto Procuratore Generale della Re…

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