Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di reati di falso e corruzione, tesi ad ottenere una maggiore celerità nelle operazioni cimiteriali di competenza delle imprese funebri, costituisce un'unica organizzazione criminale, ancorché articolata in distinti nuclei associativi, accomunati dal medesimo disegno criminoso e dalla stabile partecipazione di determinati professionisti operanti nel settore medico-legale. Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, può modificare la qualificazione giuridica data dal pubblico ministero al fatto, purché non alteri il fatto storico oggetto dell'imputazione provvisoria, e deve motivare in ordine agli elementi di prova posti a fondamento della misura cautelare, anche in relazione alle deduzioni difensive.