Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 118 del 3 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:118PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato sulla motivazione della sentenza impugnata, deve limitarsi a verificare l'esistenza di un apparato argomentativo logico e coerente, senza poter procedere a una nuova valutazione delle risultanze processuali, la cui disamina è riservata in via esclusiva al giudice di merito. Il vizio logico della motivazione deducibile in sede di legittimità deve risultare dal testo della decisione impugnata, senza possibilità di ricorrere al controllo delle risultanze processuali. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella effettuata dal giudice di merito, il cui apprezzamento è insindacabile in sede di ricorso per cassazione, salvo che non risulti manifestamente illogico o privo di adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. MONTAGNI Andrea - rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ubaldo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/02/2018 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANDREA MONTAGNI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MIGNOLO Olga, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
Nessun difensore e' presente.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Bologna con la sentenza indicata in epigr…

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