Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11949 del 21 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11949PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere applicata disgiuntamente dalla misura di prevenzione personale, indipendentemente dalla pericolosità sociale del soggetto proposto al momento della richiesta, purché sia dimostrata la correlazione temporale tra gli acquisti dei beni e il periodo in cui il soggetto era ritenuto socialmente pericoloso, nonché la sproporzione del valore dei beni rispetto ai redditi lecitamente conseguiti. In tali casi, la confisca è finalizzata a sottrarre alla disponibilità del soggetto i patrimoni illecitamente accumulati, in assenza di giustificazione sulla loro legittima provenienza. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di confisca è limitato alla verifica della violazione di legge, senza estendersi al controllo sull'adeguatezza o coerenza logica dell'iter giustificativo della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. BONITO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 106/2013 CORTE APPELLO di BARI, del 05/06/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NOVIK ((omissis));
lette le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)).
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza del 5 giugno 2014 la Corte di appello di Bari rigettava l'appello proposto da (OMISSIS) e (OMISSIS) contro il decreto emesso dal Tribunale in sede, sezione misure di prevenzione, con cui veniva disposta la …

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