Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1626 del 2014

ECLI:IT:TARPIE:2014:1626SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso gli atti di un Comune relativi alla realizzazione di un'opera pubblica, ha affermato il principio secondo cui, qualora nel corso del giudizio emerga la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente alla decisione, il ricorso e i successivi atti di motivi aggiunti devono essere dichiarati improcedibili, con compensazione delle spese di lite. Tale principio si fonda sulla considerazione che, venuto meno l'interesse sostanziale della parte ricorrente, non sussiste più la necessità di una pronuncia giurisdizionale, essendo preclusa la possibilità di ottenere un'utilità concreta dalla decisione. In tali casi, il giudice amministrativo, constatata l'intervenuta cessazione della materia del contendere, non può che dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito delle questioni dedotte, e disporre la compensazione delle spese di lite, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse. Questo principio trova applicazione ogni qualvolta, nel corso del giudizio amministrativo, emerga l'impossibilità per il ricorrente di ottenere un risultato utile dalla decisione, a causa di circostanze sopravvenute che hanno determinato il venir meno del suo interesse originario. La declaratoria di improcedibilità del ricorso, in tali ipotesi, costituisce l'unica soluzione processuale coerente con il principio di economia processuale e con l'esigenza di evitare pronunce meramente dichiarative, prive di effetti pratici.

Sentenza completa

N. 00065/2004
REG.RIC.

N. 01626/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00065/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 65 del 2004, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv.to ((omissis)) in Torino, via Susa, 40; ((omissis));

contro

Comune Carmagnola, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv.to ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv.to ((omissis)) in Torino, corso V. Emanuele II, 82;

per l'annullamento

della deliberazione della Giunta Comunale di Camagnola in data 30.10.2003 n. 428, pubblicata il 7.11.2003, con la quale è stato adottato il programma triennale delle opere pubb…

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