Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43630 del 23 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43630PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto quando sussiste un grave quadro indiziario in ordine a reati di natura economico-finanziaria e vi è una evidente sproporzione tra il valore dei beni posseduti e i redditi dichiarati, tale da far presumere un'illecita accumulazione patrimoniale. In tali casi, l'onere di provare la legittima provenienza dei beni grava sulla persona nei cui confronti è stato disposto il sequestro, la quale deve fornire adeguate giustificazioni, altrimenti il provvedimento di sequestro è correttamente adottato. Il controllo del giudice del riesame sul provvedimento di sequestro deve limitarsi alla verifica della legittimità del provvedimento, senza poter sindacare la valutazione dei fatti compiuta dal giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o carenza assoluta di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

CI. An. , nata a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 13/3/2007 dal Tribunale di Milano; Visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. ROTUNDO Vincenzo; Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

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