Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35560 del 26 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35560PEN

Massima

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Il reato di minaccia è un reato formale di pericolo, per la cui sussistenza non è necessario che il soggetto passivo si sia effettivamente sentito intimidito, essendo sufficiente che, in relazione alle circostanze concrete, la prospettazione del male ingiusto sia idonea a causare l'effetto intimidatorio. Inoltre, il delitto di violenza privata si configura quando la condotta dell'agente costringe la persona offesa a ridurre le uscite di casa o a rientrarvi più tardi, risultando così idonea a limitare la libertà di autodeterminazione della vittima. Nell'individuazione della pena, il giudice gode di ampia discrezionalità, purché la stessa sia adeguatamente motivata, anche con riferimento alla gravità delle conseguenze delle azioni dell'imputato sulla qualità della vita delle persone offese e al suo perseverante comportamento illecito per un ampio periodo. Infine, l'abolitio criminis sopravvenuta deve essere rilevata dalla Corte di cassazione anche in caso di ricorso inammissibile, al fine di evitare una pronuncia di inammissibilità che sposti la pronuncia di abrogazione del reato alla fase esecutiva, in ossequio al principio della ragionevole durata del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduar - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 6934/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 29 giugno 2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/04/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO Eduardo.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte d'Appello di Milano ha parzialmente riformato la sentenza di primo grado nei confronti dell'imputato, dichiarando nlp per prescrizione del reato di cui all'articolo 660 c.p.,…

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