Consiglio di Stato sentenza n. 3042 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:3042SENT

Massima

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Il potere di repressione degli abusi edilizi è un potere di natura vincolata, privo di margini discrezionali, che impone all'amministrazione comunale l'obbligo di adottare i provvedimenti di demolizione delle opere abusive realizzate in assenza o in difformità dal titolo edilizio, anche a distanza di tempo dalla commissione dell'illecito, senza che il mero decorso del tempo possa legittimare la situazione di fatto abusiva o far sorgere un affidamento tutelabile del privato. Pertanto, l'amministrazione comunale è tenuta a esercitare il potere di autotutela per annullare i provvedimenti illegittimi che abbiano erroneamente ammesso la sola fiscalizzazione dell'abuso, senza disporre la demolizione, in quanto l'intervento edilizio abusivo realizzato in zona sottoposta a vincolo paesaggistico deve essere considerato in totale difformità dal titolo edilizio e, dunque, sempre soggetto a demolizione totale ai sensi degli artt. 31 e 44 del D.P.R. n. 380/2001. L'esercizio di tale potere vincolato non richiede una specifica e puntuale motivazione in ordine alla sussistenza dell'interesse pubblico concreto ed attuale, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti, essendo sufficiente il mero riscontro dell'abusività delle opere e della loro assoggettabilità al regime sanzionatorio previsto dalla legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/05/2018

N. 03042/2018REG.PROV.COLL.

N. 08994/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8994 del 2015, proposto dal Comune di -OMISSIS-, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Roma, corso del Rinascimento, n. 11;

contro

la signora -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), presso il cui studio è elettivamente domiciliata in Roma, via della Scrofa, n. 64;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. per la Puglia, Sede staccata di Lecce, Sez. III, 27 maggio 2015 n. 2191, resa tra le parti.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Vista la costitu…

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