Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4697 del 3 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4697PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca dei beni disposto ai sensi della normativa antimafia è suscettibile di revoca con efficacia ex tunc, qualora sia affetto da invalidità genetica e debba essere rimosso per rendere effettivo il diritto costituzionalmente garantito alla riparazione dell'errore giudiziario. Tuttavia, tale revoca è ammissibile solo ove siano acquisite prove nuove sopravvenute alla conclusione del procedimento, ovvero emerga l'inconciliabilità di diversi provvedimenti giudiziali, oppure il procedimento di prevenzione risulti fondato su atti falsi o su altro reato. In assenza di tali presupposti, la confisca, in quanto effetto istantaneo e irreversibile della decisione giudiziale, non può essere revocata, neppure a fronte della successiva revoca della misura di prevenzione personale, qualora questa sia stata determinata da una valutazione positiva della condotta del soggetto e non dalla mancanza originaria dei presupposti legittimanti la misura stessa. Pertanto, il provvedimento di confisca, correttamente adottato sulla base dei presupposti di legge, non può essere rimosso per il solo fatto che la misura personale sia stata successivamente revocata, in assenza di elementi che ne dimostrino l'originaria illegittimità o l'inconciliabilità con altri provvedimenti giudiziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Fr. nato a (OMESSO);

avverso decreto della Corte di appello di Catanzaro del 24 aprile 2009;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. FAZIO Anna Maria;

letta la requisitoria del Procuratore Generale in persona del sostituto GIALANELLA Antonio che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con D. 29 luglio 2007, i…

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