Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13634 del 24 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13634PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere provata anche in assenza di specifici episodi estorsivi, qualora sussistano gravi indizi di colpevolezza desumibili da elementi quali: l'affiliazione rituale al sodalizio, i rapporti con esponenti di vertice dell'organizzazione, l'imposizione agli imprenditori di rifornirsi presso imprese riconducibili agli affiliati, l'interessamento alle questioni interne dell'associazione come il sostentamento dei detenuti, nonché le dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Tali indizi, valutati nel loro complesso e in modo coerente, possono integrare il fumus delicti necessario per l'applicazione di misure cautelari, anche in assenza di specifici episodi estorsivi, atteso che l'influenza ambientale e il prestigio goduto sul territorio possono costituire manifestazioni della partecipazione all'associazione mafiosa, a prescindere dalla prova di singoli atti illeciti. La motivazione del giudice che, sulla base di tali elementi, ritenga sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari, senza incorrere in vizi logici o giuridici, non è sindacabile in sede di legittimità, essendo espressione di un apprezzamento di merito non censurabile in questa sede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso l'ordinanza in data 18 giugno 2013 del Tribunale del riesame di Palermo nel proc. n. 870/2013.

Letti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

sentito il pubblico ministero presso questa Corte di cassazione, in persona del sostituto procuratore generale, dott. ANIELLO Roberto il quale ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;

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