Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1137 del 11 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1137PEN

Massima

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Il concorso nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina può essere integrato anche dalla condotta di chi, pur non essendo il principale organizzatore del trasporto, svolge un ruolo attivo e consapevole nella conduzione del mezzo di trasporto utilizzato per l'attraversamento illegale delle frontiere, impartendo disposizioni ai migranti e assumendo compiti essenziali per la riuscita dell'impresa criminale. In tali casi, la mera allegazione di aver agito sotto minaccia o costrizione da parte dell'organizzazione criminale non è sufficiente a escludere la responsabilità penale, ove non risulti adeguatamente comprovata e non sia incompatibile con il ruolo concretamente svolto dall'indagato nell'ambito dell'attività di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Ai fini dell'emissione di una misura cautelare personale, i gravi indizi di colpevolezza possono ritenersi integrati dalle dichiarazioni concordanti di alcuni dei migranti trasportati, che riconoscano con certezza l'indagato come uno dei conducenti del mezzo utilizzato per il trasporto illegale, senza che assuma rilievo decisivo la circostanza che altri migranti abbiano riferito di minacce e violenze subite da soggetti diversi dall'indagato nel corso della medesima operazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 797/2016 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 17/06/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. GALLI Massimo, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS).
La Corte:
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del…

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