Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10574 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:10574SENT

Massima

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La revisione della patente di guida ai sensi dell'art. 128 del Codice della Strada può essere disposta dall'Amministrazione competente in presenza di elementi obiettivi che facciano dubitare della persistenza dei requisiti psico-fisici e di idoneità tecnica prescritti per la guida di autoveicoli, a prescindere dall'accertamento in sede giudiziaria della responsabilità del conducente in relazione alla causazione di sinistri o alla commissione di infrazioni. Tale provvedimento, di natura cautelare e non sanzionatoria, mira a tutelare la sicurezza della circolazione stradale, consentendo di verificare l'effettiva capacità di guida del titolare della patente, anche a fronte di comportamenti irregolari che, pur non determinando l'accertamento di una specifica responsabilità, siano comunque idonei a far sorgere dubbi sulla persistenza dei requisiti necessari per condurre veicoli a motore. L'Amministrazione, pertanto, può legittimamente disporre la revisione della patente di guida ogni qualvolta emergano elementi concreti che inducano a ritenere dubbia l'idoneità tecnica e psico-fisica del conducente, senza che sia necessario l'accertamento della sua responsabilità in ordine alla causazione di incidenti o alla commissione di infrazioni, essendo sufficiente la valutazione di tali elementi obiettivi ai fini dell'adozione di tale provvedimento di natura cautelare, volto a tutelare la sicurezza della circolazione stradale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio
- Sezione Terza Ter -
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 6986 del 2003/Reg. gen., proposto da Si. Si., rappresentato e difeso dall'avv. Ga. Co., con domicilio eletto in Ro., Largo Mi. Un., n. (...);
CONTRO
- Il Ministero delle Infrastruttrure e dei Trasporti, in persona del Ministro pro - tempore Direzione generale della Motorizzazione Civile e dei Trasporti - rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato presso i cui Uffici in Ro., ((omissis)). Po. n. (...), è per legge domiciliato;
per l'annullamento
del D.M. del 28 marzo 2003, n. 0820/128/2003, con il quale è stato respinto il ricorso gerarchico, proposto avverso il provvedimento di revisione della patente di guida;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti;

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