Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35516 del 17 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:35516PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è sufficiente la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, intesi come elementi che lascino desumere la qualificata probabilità di attribuzione all'indagato del reato contestato. Tali indizi possono essere desunti anche dalla semplice presenza dell'indagato sul luogo del reato, purché non meramente casuale, in quanto idonea a fornire all'autore del fatto stimolo all'azione o un maggior senso di sicurezza nella propria condotta, palesando così una chiara adesione alla condotta delittuosa. Le valutazioni espresse sulla gravità del compendio indiziario esistente a carico di un indagato non assumono carattere vincolante per la posizione degli altri concorrenti nel reato, non potendosi apprezzare in sede di legittimità l'effettiva ed assoluta identità degli elementi a carico dei diversi indagati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1042/2011 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 05/08/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello Francesco mauro il quale ha chiesto che venga rigettato il ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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