Consiglio di Stato sentenza n. 4890 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:4890SENT

Massima

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La decadenza dalla concessione di occupazione di suolo pubblico può essere dichiarata dall'amministrazione competente qualora il concessionario abbia occupato uno spazio eccedente quello autorizzato, accertato attraverso specifici verbali di polizia municipale, ovvero non abbia ottemperato all'ordine di ripristino dello stato dei luoghi entro il termine perentorio assegnato. La decadenza è automatica in caso di terza contestazione di una delle violazioni previste dal regolamento comunale, oppure in caso di mancato adeguamento all'ordine di ripristino. L'amministrazione, prima di dichiarare la decadenza, deve comunicare le contestazioni al concessionario, assegnandogli un termine per presentare le proprie deduzioni. Il provvedimento di decadenza preclude il rilascio di nuove concessioni al soggetto dichiarato decaduto per la durata della concessione originaria. Eventuali discordanze tra la parte descrittiva e quella grafica del titolo concessorio devono essere fatte valere dal concessionario nei termini di impugnazione, in difetto di che prevale la parte descrittiva. Il mancato rispetto del termine per l'adozione di un parere in sede di conferenza di servizi non inficia la legittimità del provvedimento finale, qualora questo sia sorretto da altre autonome ragioni di diniego.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/06/2022

N. 04890/2022REG.PROV.COLL.

N. 01736/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 1736 del 2017, proposto da
Algiboni s.r.l. in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avvocato Leopoldo Fiorentino, con domicilio eletto presso lo studio Carlini in Roma, piazza Cola di Rienzo, n. 92;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco in carica, rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio eletto presso gli uffici dell’Avvocatura capitolina in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, Sezione II
ter
, n. 00225/2017, resa tra …

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