Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23102 del 9 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23102PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando l'aggressione al pubblico ufficiale, pur originariamente diretta verso terzi, non cessa nonostante l'intervento del pubblico ufficiale, frustrando così l'esercizio della sua funzione, anche se tale intervento non era l'obiettivo iniziale dell'azione violenta. Ciò in quanto l'elemento costitutivo del reato di resistenza non risiede nella finalità originaria dell'azione, bensì nell'ostacolo frapposto all'attività del pubblico ufficiale, anche se questo non era il fine primario dell'aggressione. Pertanto, la responsabilità per il reato di resistenza sussiste anche quando l'azione violenta, pur non essendo diretta inizialmente a contrastare l'intervento del pubblico ufficiale, non viene interrotta nonostante tale intervento, impedendone l'efficace svolgimento. La motivazione della sentenza che afferma la responsabilità per il reato di resistenza è coerente e completa nel rilevare gli atti di aggressione posti in essere dall'imputato nei confronti del pubblico ufficiale intervenuto, a prescindere dalla finalità originaria dell'azione violenta, in quanto ciò che rileva è l'ostacolo frapposto all'esercizio della funzione pubblica, anche se non costituiva l'obiettivo primario dell'aggressione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Ma. Lu. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza dell'11/11/2008 della Corte d'appello di Torino;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La difes…

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